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Continua guerra

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Vuoti contenitori

d'umano spirito

esseri senza

credo alcuno

burattini

privi di coscienza

soldati appartenenti

a nessuna bandiera...

uccidono innocenti

nel nome d'una antica

storica vendetta.

 

Mai l'amore

han conosciuto...

nati in rocciosa

aspra crudeltà

al cuore sostituita

nel battesimo

del copioso profitto

di battaglia maledetta.

 

Il sogno congelano

d'una difficile

pace terrena

assassinando il miracolo

d'una sconfinata libertà

che alla morte conduce.

 

Rovente illusione

di caritatevoli sentimenti

e riscatto d'amore

si neutralizzano col vento...

nel continuo pugnare

d'un universo senza luce.

 

Tutto s'allontana

nel lancinante lamento

inseguendo l'immagine

di persone sbiadite

nella sabbia agghiacciante

di ricordi passati.

 

Notti senza fine

d'una storia già moderna

inceneriscono la resa

al dilagante male...

guerra di potere

tra corpi ormai straziati.

 Arcangelo Galante - 02/03/2018 07:22:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

@ Franca Colozzo
Ho molto apprezzato le tue parole, oltre al riferimento di quel “viaggio indifferente su questo piccolo atomo del male”, che si evince nella citata poesia di Giovanni Pascoli.
Il nostro pianeta è proprio un luogo di vittime e carnefici, contrapposti fra loro, proprio come il cielo e la terra: su quest’ultima, il male predomina e chi osserva, dall’alto, non può fare altro che spargere lacrime di dolore.
La tua leopardiana memoria, ci riporta alla bellissima poesia “La Ginestra”, ma, nel testo, volutamente non è presente una visione salvifica, proprio perché non è detto che esista.
Più che vittime, carnefici o ignavi, è l’egoismo che impera: tutti bravi, “a parole”, verso gli altri, con gli occhi e la mente puntati solo verso di sé.
Almeno, nel nostro piccolo, cerchiamo di abbandonare il pessimismo cosmico, tentando di ascoltare di più gli altri e condividendo con loro ciò che di bello ci offre il Creato.
Un solare saluto mattutino, anche se di sole, almeno qui, non se ne vede manco l’ombra! :-)

 Franca Colozzo - 01/03/2018 21:52:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Arcangelo, nel nome della guerra quanti inutili soprusi e quanto sangue innocente sparso! Viaggiamo indifferenti su questo piccolo atomo del male, come si evince nella poesia "X Agosto" di Giovanni Pascoli:
"...E tu, Cielo infinito e immortale, dall’alto dei mondi sereni, inondi di un pianto di stelle questo atomo opaco del Male!"

La terra è, nel contempo, luogo di vittime e carnefici per il Pascoli che, In X Agosto, fa emergere emerge la contrapposizione tra il cielo e la terra. Quest’ultima è il luogo del male, “atomo opaco del male”, sul quale il cielo versa impotente le sue lacrime.
Ci sarà una via d’uscita dalla visione pessimista del mondo, quella stessa via d’uscita che ci indicava Leopardi nella poesia La Ginestra?
Nella tua poesia qual è la visione salvifica? Ammesso che esista. Siamo tutti o vittime o carnefici o ignavi di dantesca memoria.
Buona notte dal mio pessimismo cosmico che vorrei tanto riscattare.



 Arcangelo Galante - 01/03/2018 17:20:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

@ Edi Davoli
Gentilissima amica di emozioni condivise, la tua riflessione ha il sapore di una sconsolata verità, condivisibile nel messaggio!
Tutte le guerre, che ancora oggi non hanno senso di esistere, sono la vergogna e l’esempio della follia dei potenti, e la storia lo insegna, pur se nessuno sembra avere imparato dalle innumerevoli tragedie mondiali, accadute nel passato.
Chi ha un cuore sensibile soffre immensamente nel sentire di persone cadute in battaglie innescate da futili ideali, che non conducono a nulla, poiché il vero ideale, è il rispetto dell’altrui vita.
Per i “potenti” del pianeta, la guerra è una semplice strategia che si può perpetrare, esclusivamente, restando chiusi nelle logiche di potere, nella forza cieca degli armamenti, nella struttura pianificata di più o meno legittime rivendicazioni, dove non esiste posto per la pietà, né per il dialogo, ad evitarle.
Nessuna guerra può essere “benedetta” da Dio, in quanto servono unicamente a ricordare le scelleratezze dell’uomo, malgrado vengano scatenate per scopi economici e per giochi di potere, da coloro i quali non si fanno scrupoli nel decidere, già in partenza, l’infelice destino di tantissima gente.
M’auguro che un giorno non lontano, si comprenda l’importanza di evitarle, perché esse condurranno all’autodistruzione della terra e soprattutto anche dell’anima di quanti osano definirsi “umani”, dimostrando ciecamente e spudoratamente, di non essere degni di siffatta definizione.
Ti ringrazio infinitamente per il gradito contributo.
Un poetico saluto!

 Edi Davoli - 01/03/2018 16:03:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Caro Arcangelo, il tuo è un canto straziato all’assurdita’ della guerra. Ma l’uomo è sordo davanti alla violenza quando altri interessi e motivi la rendono necessaria. Apprezzata!

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